“La storia insegna che la storia non insegna nulla”


La classe 3°B insieme al docente di lettere prof.ssa Ballistreri Domenica, ha affrontato in questi tristi giorni una delle tematiche più dolorose della storia dell’umanità: la guerra. L’argomento affrontato non è tratto da nessun libro di testo, ma purtroppo è una realtà che i ragazzi stessi stanno vivendo a ridosso di un periodo non altrettanto facile dovuto alla diffusione del virus e al conseguente periodo emergenziale, per cui non è stato facile vagliare le varie fonti giornalistiche data la confusione e il rumore di fondo costante in cui siamo immersi, proprio di un sistema informativo che produce spesso dissonanze cognitive, stati emotivi di preoccupazione e ansia, smarrimento. In questo laboratorio si è adoperata una metodologia chiamata “inquiry-based” che fa sperimentare agli studenti il lavoro dello storico, che induce alcune domande sulle questioni dell’oggi e cerca le risposte nel passato, anche se spesso tali risposte non sono state del tutto esaustive. I ragazzi si sono mostrati desiderosi e vogliosi di conoscere più informazioni possibili, ma la loro curiosità ha avuto bisogno di essere guidata verso fonti affidabili ed è stato necessario decodificare e insieme interpretare i fatti della contemporaneità, affinchè potessero essere compresi facilmente dagli stessi. Fondamentale è stato sviluppare in loro la capacità di ragionare con la propria testa e analizzare la realtà in maniera autonoma. Questo significa che non bastano le informazioni che divulgano i mass media, neanche le osservazioni sul mondo che li circonda, ma tutto va interpretato, inserito in un più ampio contesto: quello della razionalità e del pensiero critico. Infine hanno realizzato una specie di plastico che ha presupposto l’adozione della metodologia laboratoriale ed esperienziale che contribuisce all’ integrazione di ogni alunno, permettendo un apprendimento della geografia e della storia più coinvolgente e significativo.


Foto