Se vuoi... Sulle vie della legalità


 

Il 14 e il 15 dicembre la classe 3^E e alcuni alunni della 3^A hanno partecipato al progetto “Se Vuoi”. Francesco Mongiovì, poliziotto, è stato la nostra guida lungo un percorso che aveva un’unica direzione: sempre dritto! Francesco, Ciccio per gli amici, ci racconta che il motto “sempre dritto” è nato per caso, come risposta simpatica alle continue e pressanti richieste dei giovani partecipanti al progetto, che, a causa della loro vivacità ed esuberanza, non sanno aspettare e vogliono sapere tutto subito: “Dove andiamo ora?”, “Qual è la prossima tappa?” Risposta: “Sempre dritto!” Il gioco di parole è facile e scontato: rigare dritto, la dritta via... perché di questo si tratta: quello che gli alunni hanno seguito è stato un percorso che ha come destinazione finale la scelta della direzione da prendere nella vita…

 

Prima di cominciare la narrazione delle due intense giornate trascorse in compagnia di Ciccio, una riflessione sul nome del progetto: “Se Vuoi”. E’ istintivo pensare che “se vuoi, puoi”, come dire che se vogliamo un mondo senza mafia, possiamo realizzarlo; ma il significato più profondo va oltre: volere qualcosa implica una scelta, una presa di posizione consapevole, l’esclusione di ciò che non si sceglie. Il volere diventa quindi la manifestazione e al contempo la diretta conseguenza della scelta ponderata e responsabile, frutto di conoscenza, riflessione ed etica. “Se Vuoi” indica la tua posizione nel mondo e il contributo che scegli di dare. Inoltre il progetto abbraccia la logica del “proporre senza imporre”, da qui la congiunzione condizionale “se”...

 

Il progetto è legato ai temi della legalità, ma chi ne fa parte preferisce parlare di “responsabilità”. Ezio, per esempio, artificiere della polizia, ha sottolineato come talvolta ciò che è legale non sempre è responsabile: vendere alcool è legale, ma vendere alcool ad un ubriaco o ad un alcolizzato non è certo una scelta responsabile. Il progetto mira a formare ragazzi responsabili, in grado cioè di valutare il mondo circostante e agire di conseguenza, dando “risposte” efficaci che aiutino a migliorare la società.

 

Il percorso è iniziato a Brancaccio e si è concluso a Capaci, passando per Via D’Amelio e Cinisi; i luoghi delle Stragi, degli attentati di mafia, ma non solo: anche la caserma Lungaro della Polizia di Stato, il 4° Reparto Volo e attività commerciali che hanno denunciato la mafia. Un percorso dall’alto significato simbolico alla riscoperta della parte sana e attiva della società civile.

 


“Sempre dritto”... sulla via della responsabilità

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“Sempre dritto”... sulla via della responsabilità
a cura delle prof.sse Luciana Ratto e Rosamaria Tumminello
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