Nell'ambito dell'XI edizione della manifestazione "Le Vie dei Tesori", le Classi Seconde del Plesso Don Lauri il giorno 13/10/2017 hanno partecipato alla visita guidata della Chiesa di Santa Maria degli Angeli (detta la Gancia) e Porta Felice.
Costruita intorno al 1490 e chiamata “gancìa” perché utilizzata come ospizio per malati e forestieri, divenne il rifugio di alcuni patrioti dopo il fallimento della rivolta del 1860, che vi
accedettero da via Alloro, attraverso quella che fu poi chiamata la “buca della
salvezza” (ancora oggi visibile). Si salvarono soltanto in due, Filippo Patti e Gaspare Bivona, nascosti tra i cadaveri della sottostante cripta. Oggi la chiesa mostra ancora il suo carattere
originario, con la facciata dal taglio sobrio e deciso, il bassorilievo della Madonna sull’arco, il soffitto ligneo cassettonato originario del ‘500. L’interno custodisce tesori, quali il grande
organo sul coro all’ingresso, il monachello di stucco e i dipinti di Pietro Novelli.
Da quattro secoli Porta Felice è protagonista della vita palermitana, tra sacro e profano. Attraverso il suo varco passavano sia le processioni sia le carrozze dirette alla passeggiata della
Marina. La decisione della sua costruzione fu presa dopo il prolungamento a mare del Cassaro, avvenuto nel 1581 sotto il viceré Marcantonio Colonna, ma la costruzione cominciò soltanto nel 1602 a
opera dell’architetto
Mariano Smiriglio e venne completata quarant’anni dopo. Il pilone destro, abbattuto durante la Seconda guerra mondiale, fu ricostruito fedelmente pochi anni dopo.