Partecipazione concorso "I giovani ricordano la Shoah"


Gli alunni dela classe 2°D del plesso Puglisi, coordinati dai docenti Ballistreri Vanessa e Fede Maria Concetta, hanno partecipato al concorso: “ I giovani ricordano la Shoah”, indetto dal MIUR, sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), per l’a.s. 2019/2020; esso è rivolto a tutti gli allievi del primo e del secondo ciclo di istruzionee si inquadra nell’ambito delle iniziative realizzate su tutto il territorio nazionale, Si è partiti dal trattare ed esaminare a livello linguistisco il concetto di razzismo e identità, analizzando alcuni fatti quotidiani che  entrano nelle discussioni della politica e della società in generale che sono diventati sicuramente uno dei temi più infuocati degli ultimi anni. Si è proceduto, poi, facendo un excursus sulle radici storiche e sulle basi ideologiche del Nazismo e successivamente si è focalizzata la loro attenzione sull’indottrinamento della gioventù nazista, come anche gli insegnanti glorificavano le razze nordiche, in particolare quella "ariana", denigrando allo stesso tempo gli Ebrei e altri popoli ritenuti inferiori, definendoli "razze bastarde e parassite", incapaci di creare una vera cultura o un'autentica civiltà. Il collegamento tra il mondo della scuola a quello dello sport è avvenuto quasi spontaneamente per cui si è preso in esame i numerosi studi dedicati all’utilizzo dello sport da parte del regime nazista come strumento di propaganda e come mezzo per “addomesticare” le masse, abituandole alla violenza (l’attività fisica è intesa innanzitutto come preparazione militare) e all’obbedienza. Si è notato che la politica sportiva del Terzo Reich ha una specificità che la differenzia da quella degli altri governi totalitari e che deve essere analizzata per comprenderne le conseguenze per il destino dei suoi atleti. Dunque si è messo in luce quel legame concettuale e politico strettissimo che unisce il concetto di sport, cioè di attività fisica, a quello di corpo. Le competizioni sportive internazionali rappresentavano un’opportunità straordinaria sia per rafforzare la coesione interna dello Stato, vale a dire il senso di identità nazionale del popolo, sia per dimostrare agli altri Paesi la propria forza e la propria superiorità. Dopo questo primo momento euristico-formativo si è passato ad un secondo momento in cui gli alunni si sono attivati alla realizzazione pratica dell’elaborato. Si è pensato di realizzare un manifesto a carattere politico/sociale, perché esso attraverso le immagini comunica con immediatezza il messaggio in modo chiaro, facilmente leggibile  ed esorta a riflettere. Lo scopo principale del progetto è stato quello di avvicinare le generazioni, integrare i diversi gruppi della comunità scolastica in un dialogo condiviso,  educarli su una direzione comune, sulla tolleranza e contro l’estremismo.

Prof.sse Ballistreri Vanessa e Fede Maria Cocetta


Documentazione Fotografica