Genitori in community in periodo di COVID


 

L’epidemia sta senza dubbio destabilizzando molti aspetti della vita sociale del nostro paese. Se da un lato le persone sembrano cercare un senso di comunità, per esempio affacciandosi al balcone a ore stabilite per cantare l’inno nazionale, dall’altro porta necessariamente a chiudersi, a guardare l’altro con sospetto perché chiunque potrebbe essere portatore del virus e trasmetterlo. L’unico modo per sconfiggerlo sembra essere barricarsi in casa, lasciare il mondo fuori. Ma da genitori non possiamo non chiederci per quanto tempo l’angoscia e la paura ci priveranno della libertà di andare al parco con i nostri figli, di farli giocare all’area aperta con altri ragazzi, di esplorare, di viaggiare e di stare insieme ai nostri familiari. Ebbene sì, tutte queste riflessioni sono state condivise da un gruppo di mamme della nostra scuola che in pieno periodo di confinamento hanno avuto il privilegio di potersi raccontare in maniera virtuale, sapientemente guidate dalla dott.ssa Antonella Lo Sardo che con professionalità ha saputo fornire spunti di riflessione riuscendo a toccare le corde dei presenti. L’ incontro settimanale ha consentito di poter esprimere sensazioni, sofferenze, opinioni personali, stati d’animo, un vero e proprio gruppo che aveva il piacere di ascoltarsi, di condividere, di socializzare agli altri, ma nello stesso tempo di incoraggiare e supportare.

 

Le parole ricorrenti sono state vicinanza, prossimità, amicizia, sostegno, solidarietà, fede; ognuno dei partecipanti ha sentito la necessità in maniera naturale di aprirsi, di riferire ai partecipanti aspetti di vita personale e quotidiana nella semplicità assoluta che di solito contraddistingue le persone che riescono ad entrare in empatia.

 

La lettura di una pagina del romanzo ”La Peste “di Camus è stato il punto di partenza di queste riflessioni. La vita di molte famiglie sconvolta da un piccolo virus, COVID 19, inevitabilmente ha creato tensione, distacco, allontanamento ma ciò che era ricorrente era il desiderio di ritornare alla normalità. In molti paesi del mondo le scuole sono chiuse, gli spostamenti sono soggetti a restrizioni e il futuro più prossimo è incerto. Mentre tutti facciamo il meglio che possiamo per adattarci alle attuali circostanze straordinarie, è tempo di abituarsi ad un nuovo tipo di normalità.

 

Gli incontri organizzati dalla prof.ssa  Marino Antonella (Funzione strumentale per la dimensione europea-famiglie territorio)hanno visto la piacevole partecipazione delle prof.sse Colline Giustina e Schimmenti Margherita, nonché la partecipazione straordinaria del dirigente scolastico prof.ssa Rita LaTona.