Commemorazione del Beato Padre Giuseppe Puglisi Plesso Puglisi, 28 Maggio 2013

In occasione della Beatificazione del sacerdote Palermitano Don Giuseppe Puglisi, la nostra scuola ha commemorato questa importante figura di testimone della fede, della giustizia e della legalità con un incontro che si è svolto Martedì 28 Maggio 2013 alle ore 12.00 al Plesso Puglisi. Alla manifestazione hanno partecipato i genitori, gli alunni del Plesso Puglisi, rappresentanze di classi dei Plessi Centrale, Lauri e Portella. Abbiamo ricordato il Beato Padre Puglisi proprio nel Plesso scolastico a lui intitolato, Plesso che rappresenta la culla della nostra scuola, sua prima sede storica. 

     Il nostro è stato un ricordo, un omaggio a questo umile uomo di Dio, senza ostentazioni; una semplice esposizione di poesie, piccole drammatizzazioni, canzoni, coreografie, filmati, che hanno illustrato la vita, l’opera e l'insegnamento di questo nuovo Beato palermitano, con la naturalezza dei nostri alunni. 

Al Dirigente Scolastico (che ha dato l'input per tale iniziativa), ai Docenti di Religione della nostra scuola, a tutti i docenti del Plesso Padre Puglisi ed ai nostri ragazzi che hanno animato tale evento va il più affettuoso e sentito GRAZIE!!!!! 


Galleria Fotografica


Video commemorativo


Biografia del Beato

Don Giuseppe Puglisi nasce nella borgata palermitana di Brancaccio, cortile Faraone numero 8, il 15 settembre 1937, figlio di un calzolaio, Carmelo, e di una sarta, Giuseppa Fana, e viene ucciso dalla mafia nella stessa borgata il 15 settembre 1993, giorno del suo 56° compleanno. Entra nel seminario diocesano di Palermo nel 1953 e viene ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini il 2 luglio 1960 nella chiesa-santuario della Madonna dei Rimedi. Nel 1961 viene nominato vicario cooperatore presso la parrocchia del SS.mo Salvatore nella borgata di Settecannoli, limitrofa a Brancaccio, e dal 27 novembre 1964 opera anche nella vicina chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi a Romagnolo. Dal 1962 è anche confessore delle suore basiliane Figlie di Santa Macrina nell'omonimo istituto. Inizia anche l'insegnamento: al professionale Einaudi (1962-63 e 64-66) alla media Archimede (63-64 e 66-72), alla media di Villafrati (70-75) e alla sezione staccata di Godrano (75-77), al magistrale Santa Macrina (76-79) e infine al liceo classico Vittorio Emanuele II (78-93). Nel 1967 è nominato cappellano presso l'istituto per orfani "Roosevelt" all'Addaura e vicario presso la parrocchia Maria Santissima Assunta a Valdesi. 
Nel 1969 è nominato vicerettore del seminario arcivescovile minore. Nel settembre di quell'anno partecipa a una missione nel paese di Montevago, colpito dal terremoto. Sin da questi primi anni segue in particolare modo i giovani e si interessa delle problematiche sociali dei quartieri più emarginati della città. Il primo ottobre 1970 viene nominato parroco di Godrano, un piccolo paese in provincia di Palermo - segnato da una sanguinosa faida - dove rimane fino al 31 luglio 1978, riuscendo a riconciliare le famiglie dilaniate dalla violenza con la forza del perdono. Il 9 agosto 1978 è nominato pro-rettore del seminario minore di Palermo e il 24 novembre dell'anno seguente è scelto dall'arcivescovo Salvatore Pappalardo come direttore del Centro diocesano vocazioni. Il 24 ottobre 1980 è nominato vice delegato regionale del Centro vocazioni e dal 5 febbraio 1986 è direttore del Centro regionale vocazioni e membro del Consiglio nazionale. 
A Palermo e in Sicilia è stato tra gli animatori di numerosi movimenti tra cui: Presenza del Vangelo, Azione cattolica, Fuci, Equipes Notre Dame, Camminare insieme. Dal maggio del 1990 svolge il suo ministero sacerdotale anche presso la "Casa Madonna dell'Accoglienza" a Boccadifalco, dell'Opera pia Cardinale Ruffini, in favore di giovani donne e ragazze-madri in difficoltà. 
Il 29 settembre 1990 viene nominato parroco a San Gaetano, a Brancaccio, e dall'ottobre del 1992 assume anche l'incarico di direttore spirituale del corso propedeutico presso il seminario arcivescovile di Palermo. Il 29 gennaio 1993 inaugura a Brancaccio il centro "Padre Nostro", che diventa il punto di riferimento per i giovani e le famiglie del quartiere. 
In questo periodo viene aiutato anche da un gruppo di suore, tra cui suor Carolina Iavazzo, e dal viceparroco, Gregorio Porcaro. Collabora con i laici della zona dell'Associazione Intercondominiale per rivendicare i diritti civili della borgata, denunciando collusioni e malaffari e subendo minacce e intimidazioni. Viene ucciso sotto casa, in piazzale Anita Garibaldi 5, il giorno del compleanno, 15 settembre 1993.

La salma già tumulata presso il cimitero di Sant'Orsola, nella cappella di Sant'Euno, di proprietà dell'omonima confraternita laicale, il 15 Aprile 2013 è stata traslata nella cattedrale di Palermo.

La sua attività pastorale - come è stato ricostruito anche dalle inchieste giudiziarie - ha costituito il movente dell'omicidio, i cui esecutori e mandanti  sono stati arrestati e condannati con sentenze definitive. Nel ricordo del suo impegno, innumerevoli sono le scuole, i centri sociali, le strutture sportive, le strade e le piazze a lui intitolate a Palermo, in tutta la Sicilia, in Italia. 
Commemorazioni e iniziative si sono tenute anche all'estero. Nel dicembre ’98, a cinque anni dal delitto, il Cardinale Salvatore De Giorgi ha insediato il Tribunale ecclesiastico diocesano per il riconoscimento del martirio. L'indagine è stata conclusa a livello diocesano nel maggio 2001 e l'incartamento è stato inviato presso la Congregazione per le Cause dei Santi in Vaticano. Nell'agosto 2010 il Cardinale Paolo Romeo ha nominato il nuovo postulatore, mons. Vincenzo Bertolone.

A giugno del 2012 la Congregazione ha dato l'assenso finale alla promulgazione del decreto per il riconoscimento del martirio di don Puglisi. Il 25 maggio 2013 la beatificazione al Foro Italico di Palermo.