Erasmus +: alla Guastella cosa porta e cosa lascia?

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A conclusione di un’avventura europea...

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ERASMUS+ KA2 “Play with me and teach me- tradition and modernity in active teaching”


Third Meeting of the Erasmus+  KA2         Misilmeri (ITALY) 21st -25th  November 2016



La Guastella “in gioco” con l’Europa

     Ancora una volta Misilmeri è pronta ad accogliere! Apriamo le porte della nostra scuola, delle nostre case e del nostro paese a docenti e alunni provenienti da Cipro, dalla Polonia, dalla Spagna e dalla Turchia: facciamo riappropriare la nostra terra delle sue antiche tradizioni di isola al centro del Mediterraneo che sa prendersi cura di chi vi approda.

     Facciamo vivere e viviamo con entusiasmo l’antico e sacro valore dell’ospitalità, sperimentiamo e rinforziamo la cultura dell’integrazione e dell’accoglienza, costruiamo l’Europa del dialogo.

     I preparativi fervono, ci siamo quasi…
Tutta la comunità misilmerese è coinvolta nella frenetica preparazione all’accoglienza dei partner del progetto triennale Erasmus+ “Play with me and teach me”, giunto già alla sua terza mobilità dopo quelle in Polonia e a Cipro. Abbiamo ora la possibilità di ricambiare quanto di straordinario abbiamo ricevuto, visto, assaggiato, assaporato ed esperito nel turbinio di attività che gli istituti e i paesi che ci hanno ospitato ci hanno offerto. La scuola, le famiglie, gli scout, i negozianti, le associazioni e il Comune di Misilmeri accoglieranno i nostri compagni di questo percorso europeo con il solito calore che contraddistingue la gente siciliana: sorridenti, generosi, rumorosi, aperti. A Misilmeri in questi giorni si respira aria di collaborazione, dinamismo e solidarietà; la partecipazione attiva di tutte le parti sarà la chiave del nostro successo.
Sarà una settimana ricca di impegni: dalle attività ricreative e di spettacolo dell’accoglienza a scuola tra balli, canti e giochi, all’impegno formale dell’incontro al comune; dall’aspetto didattico-professionale della formazione per docenti e alunni, a quello didattico-turistico delle visite al castello di Misilmeri, a Palermo, ad Erice, Marsala e alle Saline. Non mancheranno i tanti giochi formativi realizzati dai nostri alunni e dai ragazzi dei Paesi partner, guidati da docenti innovativi e sempre pronti a mettersi letteralmente in gioco. Infatti, il gioco, tema centrale del progetto, sarà il vero protagonista; il gioco che unisce, diverte, dà spazio alla creatività, facilita l’apprendimento. Il momento di disseminazione e socializzazione delle esperienze basate sulla didattica ludica sarà un ulteriore mattone su cui si fonda il dialogo di una comunità educante che si allarga sempre di più: non solo la scuola Guastella, non solo Misilmeri, ma l’Europa… che si confronta e che dal dialogo trae forza, conoscenza e nuove energie.
Siamo una comunità educante che ha capito il potenziale delle nuove tecnologie nel mondo dell’insegnamento, dove piattaforme come l’e-twinning diventano le porte che aprono le strade verso nuove e diverse realtà, nelle quali esplorare, conoscere, capire, crescere. Siamo una comunità educante che ha capito che le nuove tecnologie sono solo il punto di partenza: un click, un “mi piace” per metterci in contatto, per aderire a un progetto e iniziare a costruire insieme. Ma la vera relazione, il vero legame, si costruisce alla “vecchia maniera”, faccia a faccia, guardandosi negli occhi, ascoltando e osservando.

     Il progetto “Play with me and teach me” ha scelto il gioco quale strumento e mediazione tra le parti (siano esse i Paesi partner o insegnanti e alunni) e nel gioco, con il gioco, fa riscoprire la voglia di imparare e stare insieme.
     Attraverso l’attività ludica abbattiamo le barriere, creiamo legami, seminiamo la speranza; è il sorriso che il gioco inevitabilmente fa nascere sui volti dei ragazzini che ci fa credere che progetti come “Play with me and teach me” siano davvero la chiave per formare cittadini d’Europa che siano responsabili, cioè che sappiano davvero rispondere in modo adeguato alle situazioni che la vita metterà loro davanti, perché saranno cittadini aperti, capaci di affrontare la novità, comunicativi e accoglienti.


A cura di Luciana Ratto e Tiziana Calà – gruppo di progetto Erasmus+


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