Nell'ambito dell'XI edizione della manifestazione "Le Vie dei Tesori", le Classi Terze del Plesso Lauri il giorno 20/10/2017 hanno partecipato alla visita guidata della Chiesa di Sant'Antonio Abate e di Villa Zito.
Dall’alto domina il mercato della Vucciria e via Roma, testimone di pietra di un’epoca urbanistica ormai scomparsa. La chiesa di Sant’Antonio Abate risulta esistente già nel 1220. Più volte
restaurata e rimaneggiata, nel 1823 fu gravemente colpita dal terremoto.
Ma fu solo nel XX secolo, con l’apertura di via Roma, che venne messa in luce la costruzione soffocata da edifici e collegata al livello della strada, molto più basso, con una gradinata. Ai piedi
venne collocata un’immagine dell’Ecce Homo, molto venerata. L’interno a croce greca custodisce opere di Serenario, Bagnasco, Antonello Gagini e dello Zoppo di Gangi. Accanto alla chiesa venne
costruita nel Trecento una torre civica con la campana “pretoria”, per convocare il popolo.
Volete avere un esempio di scrigno d’arte? Ebbene, la risposta è presto data: Villa Zito. I recenti lavori di restauro dell’intero edificio, infatti, hanno messo in risalto le sale espositive in stile neoclassico, distribuite su tre piani, e dato luce a un articolato percorso museografico. Vi si possono ammirare le collezioni pittoriche e grafiche della Fondazione Sicilia, frutto, maturato nel tempo, del recupero dei beni artistici dell’antico Banco di Sicilia, del patrimonio dell’ex Cassa di Risparmio “Vittorio Emanuele” e di successive donazioni private. Un viaggio attraverso il tempo e gli stili artistici, dal Seicento ai giorni nostri: Preti, Lojacono, Leto, Catti, De Maria Bergler, Sironi, De Pisis.