"Natale di Solidarietà"

"La società li chiama: barboni, vagabondi, giovani sbandati, alcolisti, ex detenuti, separati, prostitute profughi, immigrati; ma dal momento che ho sentito il coraggio di incontrarli ed abbracciarli, li ho chiamati fratelli e sorelle, senza farli sentire inferiori o diversi da noi tutti. Ero felice di vivere con loro alla stazione, di aiutarli e confortarli, mi prodigavo a portare loro thermos con latte e the caldo, panini e coperte per ripararli dal freddo

Da questa esperienza alla Stazione Centrale di Palermo, decisi di non tornare più a casa dei miei genitori, per condividere per sempre la mia vita con i fratelli ultimi. Inizia così la Missione che sentii di chiamare Missione di Speranza e Carità."

 

Visita effettuata al Centro di Accoglienza Femminile della Missione Speranza e Carità di Palermo il 20/12/2011 da una rappresentanza di alunni delle Classi Terze del Plesso di Portella di Mare