EUROPEAN COMMISSION CONFERENCE - Vilnius, 11-12 OTTOBRE

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'Developing your school with EU programme support. A conference for school leaders’

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Il nostro DS sta partecipando alla Conferenza organizzata dalla Commissione Europea e la Presidenza del Consiglio d’Europa (Lituania) a Vilnius.

Tema dei lavori: la dimensione europea dell’educazione e le strategie di miglioramento della qualità delle istituzioni scolastiche attraverso la cooperazione europea. La Conferenza indirizzata esclusivamente a Dirigenti Scolastici ha l’obiettivo di declinare il ruolo di questi ultimi nello sviluppo delle strategie internazionali di cooperazione. 

Il DS presenterà l’esperienza di progettazione esperita negli anni di Dirigenza, mostrando i risultati e i prodotti già presenti nella banca dati dell’Agenzia Nazionale.

Le due giornate d lavoro prevederanno sessioni plenarie, workshop e mostra di “buone pratiche”

E' un’occasione unica per dare ulteriore visibilità alla nostra Scuola e condividere le pratiche di lavoro con un gruppo vasto e rappresentativo di Dirigenti e ispettori provenienti da tutta Europa.

Aria d’Europa… racconto e divagazioni emotive

Sono tornata a Vlilnius per un’esperienza che qualifico tra le più pregnanti da quando giro l’Europa. Una  conferenza  che mi ha tuffato in un vortice di esperienze, comunicazione, relazione mai esperite prima. Circa trecento  le presenze tra  Dirigenti scolastici e Responsabili delle Agenzie Nazionali  dei programmi Europei, unico l’obiettivo  parlare di Europa,  riflettere, crescere, progettare, raccontarsi dentro una dimensione che appartiene a tutti e che ciascuno vive con i propri desideri, le proprie emozioni, in cerca di opportunità, di conoscenza, ciascuno con le proprie competenze professionali e interpersonali. 

Dirigenti sorridenti e propositivi, entusiasti e appassionati, tanti, di tutte le nazioni. Stili di leadership aperte, democratiche, emotivamente intelligenti, disponibili, promotori di cambiamento, innovazione, creatività.  Tutti proprio tutti c’erano, da tutte le nazioni, ci si divertiva a incontrarsi scorgendo la bandierina disegnata sul badge e provando a pronunciare il proprio nome! Che meraviglia la relazione umana, che soddisfazione trovarsi a tavoli di lavoro, tutti diversi , ma con una sola meta: l’Europa.    E poi a un certo punto sempre la solita frase, che accomuna tutti quando vedono la nostra bandierina ” Italian?...from?”  e la risposta “ Sicily…have you ever been there?”  “Allora  ogni viso si allarga in un sorriso naturale e spontaneo  e incontri lo sguardo di tanti che lì vorrebbero vivere, sanno del nostro sole, dei nostri sapori, dei nostri luoghi storici, della nostra allegria… raccontano di serate in riva al mare, di mangiate stratosferiche, di umanità e accoglienza mai negata, di affetto elargito…io mi sento orgogliosa e mi dico…forse ancora non ce l’hanno fatta a distruggere la nostra immagine completamente, quella vera e…intimamente mi commuovo, subito  ricambio un sorriso pieno, mi avvicino, invito a tornare raccontando e promettendo cose che solo noi siciliani possiamo mantenere, mi metto a disposizione per ospitare, insomma,, libero la  mia energia e la mia passione europea con un fare tutto mediterraneo, quello che tutti conoscete.  Divento immediatamente Rita e  sento scoppiare il cuore dalla gioia.  Noto che non accade la stessa cosa con il collega di Torino, né con quello lombardo. Il nostro fascino è tutto nostro ed è inconfondibile. Mi approprio di questa identità e volo leggera e fiera tra le  idee che circolano in Europa, mi insinuo nella riflessione, mi racconto, ascolto,  mi diverto e lavoro, lavoro in tutti i gruppi, tra workshop e “buone pratiche”, seminari e tavoli di riflessione, non perdo un solo attimo di quei due giorni, dormo poco, mangio in piedi, cerco il mio caffè per dividerlo con qualche collega , corro, velocizzo il passo, quasi saltello, non mi faccio pregare per raggiungere il gruppo della danza tradizionale o del canto, insomma, ci sono, prepotentemente,  in ogni momento, dimenticando completamente la presunta lentezza dell’estate appena trascorsa…mi sento felice ecco davvero, fino alle lacrime che, comunque nascondo all’Europa che ancora non mi conosce completamente. E’ un continuo scambio di pensiero e scopri cose che non immaginavi: il collega britannico che vuole capire coma lavoriamo sulla dispersione e l’inclusione, il primo borsista della  Visita di studio che viene dall’Austria e mi riconosce dal nome, il collega francese che vuole attivare un bilaterale con la nostra scuola, i portoghesi interessati alla  nostra mostra  “Primavera della Scienza”, le colleghe svedesi che sognano la Sicilia, lo scozzese che asseconda le mie battute e ride come un matto, la collega turca con il velo che  contiene la risata quando le dico “ ma non c’è caldo con il capo coperto?” , gli islandesi con cui paragono le caratteristiche delle nostre isole, i tedeschi a cui prometto presto di arrivare, Audrius, il nostro partner del Comenius Regio, qualche collega ce ho conosciuto alla visita di studio in Olanda e la Dott.ssa Elena Bettini, dell’Agenzia Nazionale che mi segue con lo sguardo compiaciuto! L’Europa è diventata piccola, ci incontri proprio tutti!  Due giorni vissuti in questo clima sono  pregnanti  intensi, indimenticabili!  E’ come partecipare a una gara   nella cui classifica ognuno certamente troverà un piazzamento, scoprirà un traguardo, vincerà qualcosa…è una corsa  relazionale che si autoalimenta, si  rigenera attimo dopo attimo…I due giorni  di  conferenza lasciano pochissimo spazio all’esterno, la full immersion di lavoro e relazione mi  porta fuori solo nel pomeriggio di sabato, quando, per un paio d’ore,  incontro di nuovo l’autunno della Lituania, gli sfolgoranti colori di Vilnius, che, con pacata e scenografica abilità cromatica, sfoggia  la sua natura brillante e  dorata! Mi godo soltanto gli aspetti naturalistici, gli alberi, il parco, la riva del fiume, lì passeggio con un gruppo di collegi europei, ogni tanto indosso il cappello, la sciarpa, annuso l’aria fresca e umida, diversa dalla nostra e mi sento a mio agio,  serena, felice…attraverso il ponte che separa la città vecchia dal quartiere europeo e riconosco i tratti di una città che sta marciando velocemente  verso l’Europa!   Una città che  vuole crescere, incessantemente, a tutti i costi, dove abbiamo degli amici  con i quali abbiamo scoperto  similarità e differenze, ma niente ci allontana ormai! E mentre dall’aeroporto di Riga  vi racconto tutto questo, dopo aver perso la coincidenza per una nebbia che assolutamente mi voleva trattenere a Vilnius, mentre aspetto il prossimo aereo che mi porterà a Milano e da lì a Roma, mi rendo conto di  avervi raccontato a cuore  libero quello che ho vissuto,  per contaminarvi di questa  frenetica felicità che vorrei ciascuno di voi vivesse. 

Non sono stata molto professionale nel mio racconto, ma, forse è questo quello che veramente  vi serve  e vi piace sapere subito, quanto si resta contaminati, affascinati, innamorati della relazione europea.

Questo ho voluto raccontarvi  con impeto sincero e accorato, tanto altro ve lo dirò al mio ritorno!

Un abbraccio a tutti, vi sento molto vicini

Vostra versione europea