Scelte Metodologiche e Didattiche

Processi di dematerializzazione della didattica

 

Il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) è un corpo organico di disposizioni, che presiede all'uso dell'informatica come  strumento privilegiato nei rapporti tra la pubblica amministrazione e i cittadini italiani. È stato emanato con Decreto legislativo del 7 marzo 2005 n. 82. Il Codice è entrato in vigore il 1 gennaio 2006. Esso ha lo scopo di assicurare e regolare la disponibilità, la gestione, l’accesso, la trasmissione, la conservazione e la fruibilità dell’informazione in modalità digitale utilizzando con le modalità più appropriate le tecnologie dell’informazione e della comunicazione all'interno della pubblica amministrazione, nei rapporti tra amministrazione e privati. In quest’ottica e nella prospettiva di una riduzione significativa della produzione cartacea, rispondente alle richieste di economicità e risparmio, abbiamo iniziato ad avviare le seguenti azioni:

1.     Consultazione on-line di tutte le Circolari scolastiche e Ministeriali e altra documentazione attraverso la pubblicazione sul sito web;

2.     Creazione di una mailing list di tutti i docenti facenti parte del funzionigramma d’Istituto  e invio delle circolari scolastiche nelle relative caselle di posta elettronica;

3.     Riduzione della modulistica cartacea per tutto il personale docente e non docente, attraverso il download del materiale e dei certificati dal sito della scuola.

4.     Implementazione dell’uso delle LIM e dei Laboratori di informatica per la produzione di attività didattiche

5.     Avviamento dell’uso della versione on line del libro di testo

6.     Potenziamento dei lavori di programmazione e di relazioni da inviare attraverso i canali elettronici.

7.     Arricchimento dei materiali didattici presenti sul sito web per  consultazione e aggiornamento su specifiche tematiche.

 

Formazione delle classi

    

La destinazione degli alunni alle singole classi viene effettuata tenendo conto dei criteri di territorialità e omogeneità, secondo fasce di livello sulla base delle valutazioni restituite alla scuola dagli insegnanti della Scuola Primaria. I processi di continuità attivati a scuola con l’istituzione di apposite Commissioni di lavoro favoriscono lo scambio e la condivisione delle scelte. La formazione delle classi viene effettuata tramite sorteggio pubblico. L’assegnazione alle classi di spagnolo, come seconda lingua comunitaria, avviene su richiesta dei genitori. In caso di esubero rispetto alla possibilità di accoglienza, si effettua il sorteggio pubblico per l’assegnazione, nel rispetto dei criteri sopra descritti. Il Dirigente Scolastico predispone incontri informativi con i genitori degli alunni delle classi quinte dei due Circoli per illustrare l’offerta formativa e i criteri di formazione sopraesposti, mantiene un rapporto di comunicazione costante e costruttivo con le famiglie basato sulla chiarezza e la trasparenza dei processi. L’orario scolastico si articola su trenta ore settimanali distribuite su cinque giornate.  Per l’anno scolastico 2013-2014 le classi sono state formate secondo i limiti previsti dalle disposizioni e dalla normative Ministeriali e nel rispetto dei criteri sopra descritti.

Criteri di scelta dei libri di testo

 

La scelta dei libri di testo viene discussa dai docenti e dai rappresentanti dei genitori all’interno dei consigli di classe, dai docenti nei Dipartimenti per  Aree Disciplinari ed approvata dal Collegio Docenti. I testi, scelti prioritariamente per la loro validità didattica, vengono valutati in base al rapporto qualità/prezzo, al grado di innovazione metodologica (uso della LIM) al peso e alla possibilità di una loro versione on line, in formato digitale scaricabile, circ. Ministeriale n. 18 del 9 febbraio 2012. Ove possibile, si garantirà la continuità d’uso per evitare di aggravare ulteriormente le famiglie. Le case editrici offriranno la loro collaborazione,  mettendo a disposizione della scuola alcuni volumi da destinare agli alunni che si trovano in situazioni socio-economiche svantaggiate o di disagio. L e scelte di nuove adozioni dovranno essere ampiamente motivate e deliberate dagli OO.CC. competenti. A tal proposito si fa riferimento alle recenti disposizioni ministeriali. Inoltre secondo il la scuola segue le direttive DM 209 del 26/03/2012 in materia dei libri digitali.

Obiettivi Generali del processo formativo

    

Il POF sulla base delle indicazioni nazionali individua le seguenti finalità specifiche:

·             offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;

·         far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare

le informazioni;

·         promuovere  negli studenti la capacità  di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali;

·         favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla  costruzione  di saperi a partire  da concreti bisogni formativi.          

Articolazione del tempo scuola

 QUADRO ORARIO SETTIMANALE (30 Ore)

Italiano                                                                                                                              6 ore

Storia, Geografia, Approfondimento  materie letterarie,

Cittadinanza e  Costituzione                                                                                               4 ore

Inglese                                                                                                                               3 ore

Seconda lingua comunitaria (Francese/Spagnolo)                                                                2 ore

Matematica e scienze                                                                                                         6 ore

Tecnologia                                                                                                                         2 ore

Musica                                                                                                                              2 ore

Arte e immagine                                                                                                                 2 ore

Scienze motorie                                                                                                                 2 ore

Religione                                                                                                                          1 ore 

Totale 30

 

Ampliamento Offerta Formativa

 

Una parte fondamentale del P.O.F è rappresentata dai progetti che completano ed arricchiscono l’offerta formativa che la scuola propone ai suoi alunni.Una buona scuola oggi presenta una progettualità coerente, capace di soddisfare i bisogni educativi e formativi, di utilizzare la flessibilità organizzativa e didattica e di valorizzare le risorse.La nostra scuola in questo senso vuole offrire vivacità e dinamismo stimolando le capacità e le volontà dei docenti e non solo.I progetti scaturiscono dalle indicazioni del Collegio dei Docenti sulla base dei bisogni formativi individuati dagli insegnanti e degli interessi emersi dai colloqui con gli alunni e con i genitori. I progetti sono divisi in curricolari, rivolti a tutti gli alunni e svolti durante il normale orario delle lezioni, ed extra-curricolari, effettuati in ore pomeridiane che coinvolgono gli studenti in modo mirato, per singole classi o in modo trasversale, a classi aperte. La nostra scuola è aperta a molteplici opportunità formative volte allo sviluppo integrale della persona, all’integrazione, alla ricerca, all’approfondimento e al coinvolgimento di tutti i soggetti nel rispetto degli assunti normativi del DPR 275/99 e di tutti i disposti normativi connessi all’attuazione dell’autonomia scolastica. La scuola, pertanto, offrirà opportunità di crescita con l’ampliamento dell’offerta formativa.

In orario scolastico mediante:

- partecipazione alle iniziative concordate e gestite in collaborazione con gli enti locali e adesione a progetti di enti e associazioni esterneattività di sostegno, recupero e approfondimento per singoli alunni o per gruppi, distribuite nell’arco dell’anno

- ampliamento dell’educazione motoria:tornei, giochi sportivi studenteschi di atleticapallavolo maschilepallavolo femminileapertura di uno sportello di ascolto per alunni, docenti e genitori, con la presenza di un docente orientatore per supportare i processi di scelta degli alunni di terzainiziative di accoglienza, continuità tra ordini di scuole e orientamento.

 Il recupero, il potenziamento e il successo formativo

 

 

I Consigli di Classe utilizzeranno, adeguandole ai bisogni del contesto di apprendimento- insegnamento, specifiche strategie di recupero per assicurare il successo formativo e garantire pari opportunità dentro le classi

 Strategie per il potenziamento e l’arricchimento delle conoscenze e delle competenze:

o   approfondimento, rielaborazione e problematizzazione dei contenuti            

o   affidamento di incarichi, impegni e/o coordinamento          

o   stimolo alla ricerca di soluzioni originali, anche in situazioni non note           

o   affinamento delle tecniche specifiche per le diverse fasi dello studio individuale         

o   valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi         

o   ricerche individuali e/o di gruppo          

o   impulso allo spirito critico e alla creatività        

o   lettura di testi extrascolastici           

Strategie per il recupero delle conoscenze e delle competenze

o   unità didattiche individualizzate          

o   studio assistito in classe sotto la guida di un tutor         

o   diversificazione o adattamento dei contenuti disciplinari       

o   metodologie e strategie d’insegnamento differenziate        

o   allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari         

o   assiduo controllo dell’apprendimento con frequenti verifiche e richiami         

o   coinvolgimento in attività collettive (lavori di gruppo)          

o   apprendimento/rinforzo delle tecniche specifiche per le diverse fasi dello studio individuale        

o   valorizzazione dell’ordine e della precisione nell’esecuzione dei lavori        

o   affidamento di compiti a crescente livello di difficoltà e/o responsabilità         

o   pianificazione del tempo da dedicare giornalmente allo studio         

o   potenziamento dei fattori volitivi        

o   corso extracurricolare di recupero

Le strategie utilizzate e i percorsi avviati saranno periodicamente registrati nei Verbali dei Consigli di Classe.

Parliamo di Integrazione

 

La scuola accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo; a tal fine essa deve predisporre le condizioni e realizzare le attività che siano utili al raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni. Una scuola flessibile e al passo con i tempi è capace di offrire e garantire a tutti il pieno esercizio del diritto allo studio, creando i presupposti per il successo scolastico di ciascuno e garantendo il processo di integrazione degli alunni con disabilità. L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità deve attuarsi esplicitando un percorso formativo individualizzato, identificato e condiviso da diversi soggetti istituzionali, (amministrazione scolastica, Enti Locali, servizi sociali e sanitari), la cui finalità sia quella di fornire all’alunno tutte le competenze e le abilità indispensabili per sviluppare la propria individualità. La nuova classificazione delle disabilità, ICF, approvata dall’OMS nel 2001 considera la persona secondo un approccio globale, attento non solo all’aspetto “sanitario”, ma anche alle potenzialità complessive e alle varie risorse del soggetto, tenendo presente, inoltre, che il contesto personale, naturale e sociale incide decisamente nella possibilità che tali risorse hanno di esprimersi. All’interno della nostra Scuola, il personale scolastico coinvolto nel processo di integrazione è a conoscenza del nuovo modello di classificazione ICF ed opera con un approccio culturale all’inclusione che considera la disabilità interconnessa ai fattori contestuali.La progettazione educativa e la programmazione delle attività, finalizzate alla costruzione di un “progetto di vita” per l’alunno con disabilità, è realizzata da tutti i docenti, i quali, insieme all’insegnante per le attività di sostegno, definiscono gli obiettivi di apprendimento in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. L’obiettivo della nostra scuola è che il contributo dato dai nostri insegnanti all’elaborazione del “progetto di vita”, che riguarda la crescita personale dell’alunno con disabilità, concorra all’innalzamento della qualità della vita dell’alunno; a questo scopo sono da sempre stati programmati percorsi volti sia a sviluppare il senso di autostima, sia a predisporre il conseguimento delle competenze necessarie a vivere in contesti di esperienza comuni. Un progetto finalizzato a realizzare l’effettiva integrazione degli alunni in situazione di handicap, richiede: la conoscenza delle difficoltà e l’individuazione delle capacità potenziali; la promozione delle condizioni in grado di ridurre le situazioni di handicap, richiede: la conoscenza delle difficoltà e l’individuazione delle capacità potenziali; la promozione delle condizioni in grado di ridurre le situazioni di handicap attraverso l’analisi delle risorse organizzative, culturali e professionali della scuola; il riconoscimento delle risorse educative della famiglia, il reperimento delle opportunità esistenti nell’ambiente.

Pertanto per ciascun alunno, all’inizio dell’anno scolastico, viene predisposto congiuntamente dagli insegnanti, dai genitori, dagli specialisti della ASL e dagli operatori esterni, un apposito “Piano Educativo Individualizzato”, individuando obiettivi, metodologie, attività e strategie da adattare nel rispetto delle specificità individuali, che possono comportare anche l’uso di strumentazioni speciali. La formulazione di questi specifici progetti deve:

♦ Considerare il soggetto protagonista del proprio personale processo di crescita (sul piano relazionale, sociale e cognitivo).

♦ Garantire l’attuazione di verifiche in itinere e conclusive.

♦ Assicurare la collaborazione e il raccordo con altre agenzie educative, socio sanitarie, enti pubblici, privati, famiglia e personale assistenziale messo a disposizione dagli Enti Locali.

L’alunno con disabilità partecipa pienamente allo svolgimento della vita scolastica nella sua classe e tutti i docenti si adoperano al coordinamento delle attività didattiche, alla preparazione dei materiali e a tutto quanto possa consentire un proficuo e sereno svolgimento del percorso scolastico; la progettualità didattica è orientata all’inclusione e comporta l’adozione di strategie e metodologie che favoriscono l’integrazione: apprendimento cooperativo, lavoro di gruppo, tutoring, apprendimento per scoperta, dilazione dei tempi, utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature ed ausili informatici, di software e di sussidi cartacei ed informatici di cui la scuola dispone. Poiché l’alunno deve essere protagonista dell’apprendimento, qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e le sue difficoltà, la scuola favorisce la costruzione attiva della conoscenza, mettendo in azione le personali strategie di approccio al sapere, rispettando i ritmi e gli stili di apprendimento e avendo rispetto per i meccanismi di autoregolazione.

La scuola e i DSA (disturbi specifici di apprendimento)

La nostra scuola sempre attenta ai bisogni degli alunni si era già in precedenza mossa per assicurare un’adeguata preparazione ai docenti riguardo alle problematiche relative ai DSA. Oggi, in ottemperanza alla Legge dell’8 ottobre 2010 n. 170, si adopera nei seguenti modi:

·         favorendo la formazione e l’autoaggiornamento dei docenti;

·         creando figure di esperti referenti sulla dislessia;

·         organizzando nella propria sede incontri di collaborazione e scambio tra genitori e insegnanti;

·         dedicando un ampio spazio nel sito web alla sitografia specifica;

·         rimanendo in contatto con L’AID sezione di Palermo

 

Per rendere la vita scolastica adeguata ad uno studente dislessico sono necessari: flessibilità nelle proposte didattiche, successo e gratificazioni, disponibilità e preparazione dei docenti affinché siano in grado di progettare precisi piani d’intervento. Pertanto, la scuola si impegna costantemente a migliorare questo ambito e risponde all’introduzione della Legge con le seguenti azioni:

Ø  organizzazioni di opportuni percorsi di formazione mirati allo sviluppo professionale

Ø  accoglienza delle famiglie: colloqui e confronti

Ø  ricezione dei documenti diagnostici

Ø  condivisione della documentazione, conoscenza delle diagnosi e presentazione dell’alunno nei Consigli di classe

Ø  attività di accoglienza e inserimento

Ø  incontri con colleghi di ordine precedente e successivo (continuità e orientamento)

Ø  osservazione sistematica e progettazione di percorsi didattici personalizzati/individualizzati

Ø  utilizzo di strategie didattiche e metodologiche mirate ed esplicitazione degli strumenti compensativi e dispensativi

Ø  definizione di verifiche periodiche  e criteri di valutazione personalizzati

L’azione sinergica di ogni componente: Dirigente Scolastico, referente DSA, docenti, compagni di classe, famiglie ,operatori del  SSN, dovrà essere orientata all’integrazione  e attraverso la costruzione di un “sapere organizzativo ”strutturato, coordinato e continuativo.

 

Piano d’ inclusione e successo formativo

 

“Non c’è responsabilità più sacra

di quella che il mondo ha verso i bambini”

(Kofi Annan)

La scuola media “C. Guastella” si è sempre dedicata con particolare attenzione e spiccata sensibilità ai problemi legati all'integrazione scolastica degli alunni che presentano difficoltà nell'apprendimento.  A partire dalla legge n. 517/77, che ha introdotto significative iniziative finalizzate a realizzare concreti interventi individualizzati e forme di integrazione e di sostegno a favore degli alunni portatori di handicap, fino ad arrivare ad oggi, con il D.M. 27/12/13 e la C. M del 6 marzo 2013, vediamo che il concetto stesso di “integrazione” è andato evolvendosi. Oggi,  la parola che permette di spostare il focus di analisi ed intervento dalla persona al contesto, per individuare gli ostacoli e lavorare per la loro rimozione è “Inclusione”.

Dalla normativa Miur degli ultimi anni emerge, in buona sostanza, la necessità di un rapporto di corresponsabilità tra scuola, famiglia, strutture socio-sanitarie per una progettazione educativa che favorisca la rimozione degli ostacoli al diritto allo studio delle fasce più deboli della popolazione scolastica.

Una pedagogia inclusiva si realizza attraverso i seguenti principi (tratti dai documenti dell’UNESCO 2000):

         Tutti i bambini possono imparare

         Tutti i bambini sono diversi

         La diversità è un punto di forza

         L’apprendimento si sviluppa attraverso la cooperazione tra insegnanti, genitori e comunità

La nostra scuola, con il “Piano di lavoro per l’Inclusione ed il Successo formativo”,  intende dunque raggiungere il fine di favorire la cultura dell’inclusione e realizzare percorsi educativi e didattici rispondenti alle effettive necessità formative, nel rispetto delle loro caratteristiche peculiari, degli alunni disabili, stranieri o con bisogni educativi speciali.

Le finalità del Piano per l’Inclusione e il Successo formativo sono:

·         Definire nella nostra scuola pratiche condivise in tema di inclusione e accoglienza.

·         Facilitare l’ingresso degli alunni disabili, con bisogni educativi speciali e stranieri nel nostro Istituto.

·         Favorire il benessere degli alunni a scuola mediante la “costruzione” di un clima positivo, soprattutto

nella fase iniziale di accoglienza e rimuovere gli ostacoli alla piena inclusione.

·         Entrare in relazione con le famiglie.

·         Coinvolgere, mediante azioni condivise, soggetti con competenze e specificità diverse: insegnanti,

famiglie, personali ata, equipe medica, esperti esterni.

La scuola “C. Guastella” si adopera per l’accoglienza di tutti gli alunni intesa come una modalità di lavoro che favorisca quanto più possibile la creazione di un clima positivo e motivante per tutti gli attori dell’azione educativa: alunni, docenti, genitori, asl, personale amministrativo, ecc.

Con le azioni del Piano di lavoro si è inteso formalizzare buone prassi già consolidate per migliorare la qualità dei percorsi di integrazione/inclusione, così come prevede e dispone la normativa.

Le azioni positive imprenscindibili per realizzare concretamente una didattica inclusiva:

         Includere anche gli studenti più “difficili”, riconoscendone i bisogni e ricercando le strategie idonee per migliorare l’attenzione, la motivazione e la partecipazione, per sviluppare un apprendimento significativo e per arginare il fenomeno della dispersione scolastica;

         Utilizzare in classe strategie più coinvolgenti di quelle tradizionali (apprendimento cooperativo, didattica laboratoriale, debriefing, circle time, interdisciplinarietà, lavori sulle dinamiche di classe e sulle emozioni, utilizzo di materiali e sussidi multimediali, attività di formazione per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze in generale, compreso il gioco).

         Considerare di fondamentale importanza la relazione educativa, al di là della disciplina e dei programmi da svolgere, base indispensabile dell’apprendimento.

         Condividere le linee metodologiche per una pedagogia inclusiva con tutti gli attori della azione educativa.

         Dare risposte diverse ai diversi bisogni riconoscendo le differenze individuali di ogni alunno, ovvero concretizzare la personalizzazione dell’insegnamento e adeguare in itinere la programmazione di ogni disciplina.

Possibili strategie di intervento

         Elaborare, a discrezione del Consiglio di Classe, la redazione di un Piano Didattico Personalizzato per Alunni con Difficoltà di Apprendimento, che sia utile per gli insegnanti come strumento di lavoro in itinere ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.

         Le scuole, come enunciato nella direttiva del 27 Dicembre 2012 emanata dal Ministro Profumo, con “determinazioni assunte dai consigli di classe e risultante dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico, possono avvalersi per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010…”.

Verifica e valutazione

Grande rilievo per il percorso di inclusione scolastica assumeranno:

1.         Gli Indicatori di qualità di risultato (cioè quali sono gli effetti che il processo di integrazione produce sugli alunni disabili), tra cui l’esito della valutazione con riguardo alla crescita del profitto degli apprendimenti, alla comunicazione acquisita, alla socializzazione realizzata, ai rapporti relazionali instaurati con insegnanti e compagni (art. 12 c. 3 L. n. 194/92).

2.         Le modalità di valutazione  degli alunni stranieri di recente immigrazione, con riferimento a quanto espresso nelle Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri emanate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, C. M. n° 24 del marzo 2006.

Verso la prova Invalsi

Quest’anno le Aree disciplinari hanno concordato, all’interno del curricolo, l’individuazione di metodologie e strumenti che preparano, nello specifico, gli alunni ad affrontare la prova Invalsi. Si lavorerà seco quanto di seguito descritto:

Area Letteraria, Storico Geografica, Etico-Antropologica

Poiché le competenze di lettura che vengono valutate attraverso le prove nazionali sono riferite a testi di vario tipo, la preparazione alle prove suddette non dev’essere delegata totalmente all’insegnante di italiano, ma dev’essere obiettivo di tutti gli insegnanti che, tra le priorità, devono avere quello di curare i processi di acquisizione degli strumenti per “leggere” e “comprendere” qualunque testo o immagine.

Dell’insegnamento di Italiano è propria la cura dei processi relativi al metodo e alle tecniche di comprensione del testo, nonché dell conoscenze necessarie per la competenza nell’ambito della riflessione sulla lingua.

La metacognizione, cioè la consapevolezza dei meccanismi in atto nella prova, la riflessione sulla propria prestazione, infine, sono un fattore metodologico essenziale in una prestazione fortemente strutturata, basata su una complessa ma trasparente applicazione di criteri; anche questi due aspetti sono appannaggio dell’insegnante di lettere, che per formazione o per istinto ha sviluppato l’approccio autovalutativo.

Particolare importanza riveste anche la competenza lessicale, che spesso costituisce la differenza principale tra livelli degli alunni, che hanno una storia individuale e difficilmente categorizzabile in cui è entrato anche il lessico.

Per quanto riguarda la storia e la geografia, l’insegnante guida i processi di lettura e comprensione dei brani del testo, delle fonti storiche, delle immagini, dei testi misti. Sui contenuti suddetti, che presentano formato compatibile con i criteri del sistema valutativo nazionale sugli apprendimenti, l’insegnante propone attività per l’esercizio delle seguenti competenze:

•          individuazione di informazioni semplici sulla base di un solo criterio

•          individuazione di informazioni sulla base di due o più criteri

•          individuazione del tipo e della finalità complessiva del testo

•          collegamento con elementi o processi extratestuali (esperienza personale, conoscenza personale di temi correlati…)

•          conoscenza ed uso del lessico specifico.

Obiettivi

Gli obiettivi di questo piano specifico sono gli stessi già nominati nel curriculum, e che si ispirano al QdR per la prova d’Italiano.

L’obiettivo centrale è l’acquisizione di una tecnica per la lettura “attiva” che risponda alla codifica dei criteri del QdR nazionale, che sia, cioè, volta all’individuazione di informazioni, del significato globale del testo e delle sue parti, all’istituzione di relazioni tra il testo ed altri elementi extratestuali, e, infine, tra esso e l’”enciclopedia personale” di tutti gli alunni.

Per quanto riguarda la riflessione sulla lingua, obiettivo centrale è avere consapevolezza del funzionamento delle regole della lingua, in modo da saperle riconoscere, descrivere ed  usare.

Obiettivo formativo fondamentale è l’acquisizione di tecniche di controllo della propria prestazione in itinere e alla conclusione, nonché di processi di autovalutazione da parte degli stessi alunni, finalizzata al miglioramento della prestazione successiva.

Strumenti

Gli insegnanti si avvalgono di uno o più dei seguenti strumenti.

 

•          Libri specifici per la preparazione alla prova

•          Libri di testo (sussidi vari)

Processi

•          Attività di produzione di rubriche di domande su brani noti

•          Elaborazione di prove solo con quesiti di grammatica

•          Attività guidate sui brani presenti nei libri di testo

•          Attività guidate sui brani presenti nei libri acquistati

•          Lettura delle prove svolte dagli studenti

Area Matematica, Scientifica, Tecnologica

Le prove INVALSI di Matematica per il primo ciclo scolastico sono volte a valutare le conoscenze e le abilità matematiche acquisite dagli studenti in entrata e in uscita del ciclo d’istruzione (classe I della scuola secondaria di primo grado; classe III della scuola secondaria di primo grado).

La comparazione dei risultati delle proprie classi o della propria istituzione scolastica con gli esiti complessivi delle prove, interpretati alla luce della conoscenza del contesto specifico in cui la propria scuola opera, può servire per individuare i punti di forza e di debolezza del percorso effettivamente realizzato in classe e delle scelte didattiche effettuate.

Le domande di matematica sono costruite in relazione a due dimensioni:

- i contenuti matematici coinvolti, organizzati nei quattro ambiti: Numeri, Spazio e figure, Dati e

previsioni, Relazioni e funzioni;

- i processi coinvolti nella risoluzione.

Ogni quesito delle prove del Servizio Nazionale di Valutazione viene riferito a un ambito di

contenuti e a un singolo processo.

Metodologia:

Considerati gli ambiti su cui vertono i quesiti INVALSI, si ritiene opportuno rafforzare la trattazione dei seguenti contenuti: elementi di statistica, insiemi, isometrie, poligoni inscritti e circoscritti. La trattazione degli argomenti, in orario curricolare, prevede percorsi di recupero e/o potenziamento, svolgimento di prove Invalsi degli anni precedenti o similari, mediante l’uso di fascicoli o quaderni pensati appositamente per una preparazione graduale alla prova nazionale. La somministrazione delle prove verrà effettuata mediante simulazioni che rispettino i tempi di svolgimento previsti dall’attuale normativa, seguita dalla correzione e  dall’analisi dei risultati. Si potranno inoltre somministrare, in aula informatica prove a tema su specifici  argomenti trattati in classe già predisposte e inserite in una banca dati che può essere il computer della scuola. Importante ancora l’inserimento degli alunni nei percorsi PON per la preparazione alla prova Invalsi.

Strumenti per il lavoro:

Gli strumenti utili per la preparazione alla prova Invalsi sono: computer, LIM, quaderni o libri con prove di allenamento, griglie per la registrazione dei risultati, strumenti per disegnare e misurare.

Strumenti per la prova:

In generale, la soluzione dei quesiti di matematica non richiede calcoli complessi e gravosi;

tuttavia alcuni strumenti possono agevolare gli allievi nell’individuazione della risposta corretta.

Strumento necessario è il righello graduato, strumento consigliato è la squadra, strumenti consentiti sono il goniometro e il compasso. Per gli allievi con DSA sono ammessi strumenti dispensativi e misure compensative e, se ritenuto opportuno dal Dirigente Scolastico, è possibile prevedere un tempo aggiuntivo (fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova) per lo svolgimento delle prove.

Per questa tipologia di allievi è possibile utilizzare, se ritenuto opportuno, le prove in formato elettronico o in formato audio per l’ascolto individuale in cuffia.

Gli alunni con particolari bisogni educativi hanno esigenze molteplici e difficilmente individuabili, pertanto la valutazione del singolo caso viene rimandata al D.S. e al Consiglio di Classe che conoscono esattamente la situazione del singolo studente e, pertanto, possono adottare tutte le misure idonee per coniugare le necessità di ogni singolo allievo con bisogni educativi speciali con il regolare svolgimento delle prove.

Area Lingua Straniera

La padronanza linguistica, una delle competenze di base che la scuola deve sviluppare, consiste nel possesso ben strutturato di una lingua assieme alla capacità di servirsene per i vari scopi comunicativi. Essa si esplica in questi ambiti:

•          interazione verbale (partecipare a uno scambio comunicativo orale in vari contesti);

•          lettura (comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo);

•          scrittura (produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi).

 

I docenti di lingua straniera lavoreranno  facendo riferimento al Quadro Comune Europeo livello base (A1-A2). L’obiettivo principale è l’acquisizione di una tecnica per la lettura volta all’individuazione di informazioni, del significato globale del testo e delle sue parti, di informazioni esplicite date. Comprendere significati impliciti, attraverso inferenze, integrazioni e collegamenti.

 

Da un punto di vista metodologico-didattico si cercherà di:

•          coinvolgere attivamente l’alunno ad attivare percorsi integrati, sviluppando un apprendimento cooperativo

•          potenziare la metodologia CLIL

•          sviluppare percorsi comuni in un’ottica interdisciplinare/plurilingue

•          rendere consapevole l’alunno delle diverse strategie di lettura messe in atto.

Nello specifico per la COMPRENSIONE del TESTO si lavorerà:

•          Testi letterari e giornalistici graduati

•          Testi di diversa lunghezza: tipologia: narrativi- informativi- misti con prove di verifica del tipo V/F,  a scelta multipla/ domande a risposta aperta

•          Comprensione e Produzione di testi coesi, chiari e privi di ambiguità

•          Livelli di comprensione : lessicale, sintattica, semantica, testuale.

•          Processi: ricostruzione delle relazioni semantiche e concettuali tra gli elementi del testo, inferenze, uso di schemi, riscrittura, riconoscimento degli errori e autocorrezione.

•          Tipologie di attività: riconoscimento di strutture testuali, schematizzazione degli elementi individuati,riscrittura di testi, scrittura di testi creativi, uso di programmi di video scrittura per evidenziare e selezionare informazioni.

•          Questionari di meta cognizione

Per quanto riguarda gli alunni con disturbi specifici di apprendimento DSA, si cercherà di utilizzare gli strumenti compensativi e dispensativi, si farà ricorso agli strumenti tecnologici presenti nella scuola e si lavorerà con schede e schemi.

 

Area Coreutica, Artistico-Espressiva, Motoria

Il gruppo Area Coreutica, Artistico-Espressiva,Motoria ha deliberato di impegnarsi, durante lo svolgimento delle attività di didattiche delle relative discipline, nel favorire negli alunni le loro capacità di rispondere alle tipologie di domande previste dalle Prove INVALSI , negli ambiti ristretti della domanda risposta formulata in quello e solo in quel modo. Per facilitare le capacità verso tale impegno saranno svolte, almeno una volta la mese, delle prove scritte o orali tendenti alla comprensione del testo, aiutandoli nell’analisi dei contenuti e a tale scopo si organizzerà la classe in gruppo, analizzando un argomento specifico della disciplina, programmando la formulazione di un test , predisposta dagli alunni , a riposta multipla o aperta che ne descriva il contenuto.

 

 

Formazione Docenti

 

La formazione e l’aggiornamento professionale sono un importante elemento di qualità del servizio scolastico, in quanto sono finalizzati a fornire ai docenti strumenti culturali, scientifici e metodologici per sostenere sperimentazioni e innovazioni didattiche.

Il Collegio dei Docenti delibera l’organizzazione in loco di corsi relativi all’approfondimento di tematiche ritenute essenziali per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa e che rispondono ai reali bisogni dei ragazzi. Per fare ciò utilizza le risorse finanziarie messe a disposizione dal Ministero della P.I., dalla Comunità Europea, o contributi erogati da Enti Locali e Associazioni culturali.

Nell’organizzazione dei corsi e nella scelta delle tematiche si tiene conto di alcuni criteri:

1.       l’aggiornamento deve essere finalizzato all’arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dall’Autonomia e dalla Riforma Scolastica in atto, allo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento (saperi essenziali, curricoli, linguaggi non verbali..), ai metodi e all’organizzazione dell’insegnamento, alla valutazione degli esiti formativi;2. le attività di aggiornamento devono sostenere e valorizzare il lavoro collegiale degli insegnanti, incoraggiare la sperimentazione e rafforzare la competenza normativa3. l’aggiornamento deve promuovere la cultura dell’innovazione e deve sostenere i progetti di ricerca messi in atto dalla scuola;4. le proposte devono essere sempre rivolte a tutti gli insegnanti allo scopo di promuovere e consolidare la condivisione della progettazione. I corsi di formazione promossi riguardano le seguenti tematiche:

·         nuove tecnologie e multimedialità nella didattica e certificazione ECDL

·         didattica dell’integrazione  nella gestione dei DSA, approfondimenti normativi

·         didattica e disabilità con particolare attenzione alla gestione dei bambini autistici

·         didattica dell’orientamento

·         certificazione linguistica

·         Ai sensi del D.L. 81/08 il personale sarà coinvolto in percorsi di formazione e aggiornamento su privacy, sicurezza informatica, tutela della salute e SLC

Sarà favorita la partecipazione dei docenti a seminari informativi, convegni, conferenze in ambiti di specifico interesse disciplinare. Particolare rilievo sarà data alla formazione INVALSI e al miglioramento dei processi di valutazione interna ed esterna.

PERCORSI DI FORMAZIONE

AZIONE D1- “ La mia patente” percorso formativo per docenti, 50 ore

AZIONE B7- Con l’inglese in Europa “ percorso formativo per il personale della scuola 50 ore

 

AZIONE C2 “Sapersi orientare per orientare” percorso formativo a favore dei docenti 10 ore