CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI    A.S. 2016/2017



Il Consiglio Comunale dei ragazzi

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Il Consiglio Comunale dei ragazzi . Finalità e Regolamento elettorale
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Regolamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi Delibera del Consiglio Comunale del Comune di Misilmeri n. 19 del 14/06/2016

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Regolamento del Consiglio Comunale dei Ragazzi (Delibera del Consiglio Comunale del Comune di Misilmeri n. 19 del 14/06/2016)
Regolamento Consiglio Comunale dei ragaz
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COSA E' IL CCR

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, (o "Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi"), siglato "CCR", è un consiglio comunale formato da un gruppo di ragazzi e ragazze che si occupano dei problemi del proprio paese e della propria scuola. Le basi legislative di tali iniziative di partecipazione politica allargate all'infanzia risiedono nella legge del 28 agosto 1997, n° 285.

I Consigli comunali dei ragazzi (CCR) sono diventati una componente importante nel panorama di iniziative che molte città e paesi italiani hanno assunto negli ultimi anni all’interno delle politiche giovanili. La cittadinanza si impara, attraverso una serie di esperienze formative che configurano una vera scuola di cittadinanza. È in queste acquisizioni che si trovano gli snodi fondamentali che danno senso all’esperienza dei CCR. Il CCR si pone come “scuola di cittadinanza”, come occasione formativa per mettere in pratica la progettazione partecipata, investe sulle competenze dei ragazzi, sulla loro capacità di progettazione e di cambiamento. Si pone come uno strumento di grande potenzialità, in quanto permette di realizzare un percorso di trasformazione della realtà il cui punto dipartenza sono i ragazzi. I CCR costituiscono una modalità educativa che permette ai ragazzi di confrontarsi, di gestire la conflittualità nella ricerca di soluzioni che non soddisfino le esigenze dei singoli, ma quelle di tutta la collettività di cui si è parte, rendendo in tal modo effettiva la pratica della partecipazione attraverso l’espressione delle proprie idee, esigenze e desideri, nell’esercizio consapevole dei propri diritti.

Il CCR è un organismo elettivo analogo a quello degli adulti: pertanto, sia nella sua composizione che nel suo funzionamento, segue precise regole e procedure di funzionamento.

COMPOSIZIONE E DIMENSIONE TERRITORIALE

Un primo elemento distintivo del CCR è dato dal contesto nel quale nascono i consiglieri: il mondo della scuola. La fascia di età coinvolta va dai 9 (IVª primaria) ai 13-14anni (IIIª classe scuola secondaria 1° grado) e vede nella scuola l’iter per l’elezione dei candidati. La candidatura è seguita dalla presentazione di un progetto, patrimonio di una classe o di un insieme di classi. La scuola è coinvolta nella sua dimensione territoriale: il paese di Misilmeri comprensivo della frazione staccata di Portella di Mare.   

A CHE COSA SERVE IL CCR

Il CCR è uno strumento in mano ai ragazzi per esprimere concretamente la loro partecipazione alla vita della comunità. Il potere decisionale del CCR è ovviamente circoscritto, ma è reale e viene esercitato in un ambito concreto della vita in cui i ragazzi sono inseriti, confermando il convincimento che i ragazzi non sono solo fruitori di prestazioni o potenziali consumatori, ma anche soggetti di diritti e di desideri. Da un lato permette ai ragazzi di progettare, di confrontarsi con la realtà, in assoluta libertà di scelta, mediante azioni concrete, dall’altro obbliga gli adulti a tener conto di scelte che, seppur ridotte, vanno a   modificare il contesto urbano, a fare i conti con l’espressione di desideri che sono il frutto di confronti e mediazioni, a riconoscere i ragazzi come soggetti capaci sia di migliorare la propria vita che quella della comunità in cui vivono. Accanto al protagonismo dei ragazzi è fondamentale però anche il ruolo giocato dall’adulto, nei differenti contesti nei quali è impegnato. Gli adulti impegnati nella progettazione del CCR e nella sua realizzazione sono molti: dall’amministrazione agli insegnanti, ai genitori; ruoli diversi ma impegno comune nell’essere sostenitori di un processo di crescita e di esercizio di democrazia.

Con la sua specificità il CCR permette ai ragazzi:

1. di essere ascoltati dai pubblici poteri e dal mondoadulto;

2. di familiarizzare alla vita pubblica e alla politica, con un’alleanza tra parola e azione: con un’esperienza seria, ma non priva di risvolto ludico;

3. di favorire un apprendistato alla cittadinanza, con una sperimentazione pratica e attiva di educazione civica;

4. di riconoscere la loro appartenenza alla comunità e di partecipare attivamente alla sua vita;

5. di migliorare le loro capacità di comunicazione;

6. di mettere in movimento la democrazia;

7. di imparare a ragionare in libertà, conoscendo i termini dei problemi, avendo coscienza delle loro responsabilità e dell’interesse generale;

8. di sperimentare che cosa significa realizzare praticamente un progetto: dall’idea che si ha in testa, alla preparazione del progetto, alla soluzione dei problemi, alla ricerca di partner, alle soluzioni realizzative, ai costi, alle forme di gestione;

9. di collegare le votazioni dei delegati ai progetti;

10. di proporre elementi che esaltano il protagonismo dei ragazzi, ma senza personalismi;

11. di fare della partecipazione sociale una delle vie per contenere il disagio e prevenire la devianza, favorendo l’impegno responsabile e il rispetto della legalità;

12. di avere un aumento di fiducia in se stessi e grande soddisfazione personale; fierezza nell’essere attori nella propria vita e nelle proprie città;

13. di essere spinti ad agire e a essere realisti;

14. di migliorare l’apertura agli altri e al mondo, di avere un’esperienza di socializzazione e di integrazione.

A. Andruetto, 1998